Turismo Sostenibile: in collaborazione con Intrecci il nuovo major del Master Luiss Business in Management delle Imprese Creative e Culturali

Dalla partnership tra Intrecci Accademia di Alta Formazione di Sala e Luiss Business School nasce “Turismo Sostenibile”, il nuovo major del Master in Management delle Imprese Creative e Culturali di una delle principali scuole di business italiane, specializzata in studi aziendali e gestionali.

Fondata nel 1986, la Luiss Business School a Roma è la business school della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli. Il percorso di specializzazione in collaborazione con Intrecci è ideato per formare professionisti in grado di progettare un’esperienza turistica “slow” che metta al centro la destinazione, valorizzando il patrimonio fisico del territorio e integrando l’offerta culturale.

Il Master prevederà lo svolgimento degli insegnamenti di specializzazione presso la sede del Campus Intrecci e consentirà un’esperienza formativa e di vita full-time e full-immersion assolutamente innovativa. Le conoscenze e le competenze acquisite potranno essere applicate e verificate sul campo, e potranno assicurare una verifica continua e diretta,  anche attraverso il coinvolgimento e il confronto con gli attori pubblici e privati presenti sul territorio.

Luigi Abete e Dominga Cotarella

Il settore turistico in Italia

L’Italia è una delle principali mete di viaggi internazionali e il turismo rappresenta un settore fondamentale per l’economia. Con riferimento al 2019, esso si attesta a circa il 7,0% del PIL e il 7,1% degli occupati (quasi 1,7 milioni di addetti). Includendo effetti diretti e indiretti, genera quasi il 14% del valore aggiunto totale e dell’occupazione[1]. Inoltre, con circa 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze, e un periodo medio di permanenza dei turisti di 3,32 notti, il Bel Paese si colloca, a livello europeo, nella quarta posizione, dopo la Spagna, la Francia e la Germania per numero di presenze totali. I turisti stranieri sono 220,7 milioni e rappresentano il 50,5 per cento del totale delle presenze, valore superiore alla media dell’Ue a 28 che è pari a 46,6 per cento[2].

L’avvento della pandemia ha rappresentato uno spartiacque: il fatturato è diminuito di quasi il 60% e le presenze turistiche totali più del 50% rispetto al 2019[3] . I dati recenti, però, relativi alla terza settimana di aprile 2022, segnalano una inversione di tendenza: l’Italia è la seconda meta preferita dopo la Spagna per numero di prenotazioni aeree internazionali con 621 mila presenze contro i 925mila della penisola iberica[4].

Nonostante un quadro particolarmente confortante, siamo ancora di fronte ad un settore che non esprime un impatto adeguato sulla nostra economia per le carenze e le segmentazioni presenti nella nostra offerta complessiva. Un’offerta non in grado di valorizzare adeguatamente il patrimonio culturale, storico, artistico, paesaggistico ed enogastronomico del nostro Paese.

Partendo da questa considerazione, Luiss Business School e l’Accademia Intrecci hanno ideato un progetto finalizzato alla formazione di figure professionali che abbiano gli strumenti per favorire l’innalzamento della qualità della nostra offerta turistica, rendendola maggiormente strutturata, integrata e competitiva a livello internazionale. Una proposta innovativa, declinata sulle peculiarità ed eccellenze locali, che sfrutti tecnologia, digitalizzazione e informatizzazione per superare le criticità infrastrutturali del nostro Paese, intercetti vecchie e nuove esigenze, favorisca l’aumento della domanda di qualità da parte di visitatori italiani e stranieri e ne incrementi la loro permanenza, creando valore aggiunto tangibile tanto economico quanto sociale.

Figure che, forti di una formazione ampia e trasversale, rendano concretamente realizzabile quanto previsto dal Piano Borghi del PNRR  – che mira, appunto, ad una crescita sostenibile e di qualità dell’intero territorio italiano partendo dalle piccole comunità – e  che puntino al dialogo con le istituzioni nazionali, locali e con gli attori che, a diverso titolo, sono attivi sul territorio, per operare nell’ottica di quel partenariato pubblico-privato che – mai come in questo caso – può essere motore per un cambiamento epocale.

[1] https://www.borsaitaliana.it/notizie/italian-factory/distretti/ripresadelturismo.htm

[2] https://www.istat.it/it/files//2020/12/C19.pdf

[3]  https://www.borsaitaliana.it/notizie/italian-factory/distretti/ripresadelturismo.html

[4] https://www.italia.it/datiturismoitaliano/datiturismoitaliano_20220422.pdf

Un momento della presentazione del Master

Il commento

“Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia straordinaria – ha spiegato Dominga Cotarella, AD di Famiglia Cotarella, founder dell’Accademia Intrecci e di Fondazione Cotarella, in occasione della presentazione del nuovo Master – dove il vino è certamente protagonista, ma io e le mie sorelle Marta ed Enrica siamo curiose: ‘siamo sicure che è quello l’unico mondo cui dedicare il nostro interesse’?, ci siamo chieste. No, non lo è. È così che è nata Intrecci. Ci perdoneranno i romani: a Roma sarebbe stato più semplice, ma abbiamo voluto provare a far nascere l’accademia in un piccolo borgo. Castiglione in Teverina, nell’alta Tuscia, per dare la possibilità a una piccola realtà di essere protagonista assoluta di questo nostro progetto. Parlo di Intrecci perché senza questa scuola non avrei avuto l’occasione di incontrare la Luiss e non ci sarebbe stata la nascita di questo Master. Il nostro obiettivo è combinare l’esperienza manageriale di Luiss con quella dedicata all’arte dell’accogliere di Intrecci… Chi ci accoglie ci lascia un segno. Vogliamo rivolgere questo Master a ragazzi, e non solo, del territorio per formare professionisti e manager del territorio sul territorio così da raccontarlo nel mondo. Il nostro obiettivo è aumentare le competenze manageriali perché qualsiasi forma di bellezza deve essere trasformata in crescita economica. Per la prima volta questo Master mette insieme il privato e il pubblico per formare nuovi manager che conoscono il patrimonio del territorio e possono dialogare con figure istituzionali”.

Dominga Cotarella

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