Con la sua lezione appassionata, Cristina Mascanzoni Kaiser, fondatrice di WineHO e tra le figure più influenti dell’enoturismo internazionale, ha mostrato agli studenti dell’Accademia Intrecci quanto il valore dell’accoglienza sia essenziale anche nel mondo del vino.
“Il vino da solo non basta” ha esordito, con il sorriso di chi conosce bene il potere dell’ospitalità. Non basta il prodotto, serve il racconto. Serve il territorio, l’arte, l’umanità. Serve far vivere il vino, non solo farlo assaggiare.
Cristina Mascanzoni Kaiser ha tracciato un cambio di paradigma: oggi non vince il vino migliore, ma quello capace di trasformarsi in esperienza. L’accoglienza, intesa come capacità di coinvolgere tutti i sensi e trasmettere identità culturale, diventa l’elemento differenziante.
Per gli studenti di Intrecci, futuri professionisti dell’ospitalità di alta gamma, la lezione è stata un tassello fondamentale. Comprendere che servire un vino significa anche raccontare una storia li prepara a creare esperienze autentiche e memorabili.
Attraverso esempi concreti, come l’adozione della statua di Cangrande della Scala da parte di Sartori e la collezione di etichette d’autore firmate da stilisti italiani per Feudi del Pisciotto, la fondatrice di WineHO ha illustrato come il vino possa dialogare con l’arte, il design, il patrimonio culturale, conquistando nuovi pubblici e costruendo valore.
Oggi il vero lusso non è nell’oggetto, ma nell’esperienza. Ed è proprio nell’accoglienza, nell’attenzione ai dettagli, nella capacità di emozionare, che l’Italia può trovare la sua forza distintiva. Una sfida che gli studenti di Intrecci sono pronti ad accogliere.